2024 – Autoprodotto

Gli svizzeri Zeal & Ardor, nati da un progetto guidato da Manuel Gagneux, che fonde black metal, delta blues e gospel, hanno catturato l’attenzione del pubblico sin dal 2016 con l’album “Devil is Fine”. Un debutto promettente, ma segnato da qualche ingenuità. Con “Stranger Fruit” hanno poi tentato di consolidare la loro identità, ma l’album non è riuscito a brillare nella sua interezza. Successivamente, con l’omonimo lavoro del 2022 questi artisti hanno finalmente trovato la loro voce, creando un disco intenso e coerente, capace di trascendere i confini del genere. In “GREIF”, il loro quarto e nuovo capitolo discografico, la band ha rafforzato la sua coesione, coinvolgendo tutti i membri in modo più attivo nella creazione musicale e dando vita ad un suono più maturo e ricco di sfaccettature, dove le diverse prospettive si intrecciano per dare vita a un sound ancora più potente. Quest’ultimo cambiamento, tuttavia, ha portato ad una trasformazione radicale. Le influenze black metal, dominanti in “Stranger Fruit”, sono state quasi del tutto eclissate da sonorità elettroniche e da un approccio più vicino al post-rock radiofonico, come dimostrano brani come Kilonova e Solace. Nonostante questo profondo cambiamento stilistico, la capacità di Gagneux di scrivere testi emotivamente carichi e la sua voce, che spazia da toni puliti e delicati a ringhi gutturali, rimangono elementi distintivi del sound della band.

L’album inizia con la contagiosa melodia di The Bird, the Lion, and the Wildkin, proiettando l’ascoltatore in un viaggio inizialmente radioso. Ma l’illusione è breve. Il singolo di punta, Fend You Off, introduce un’inaspettata svolta oscura, rivelando un sottotesto parecchio inquietante. In più, brani come Kilonova e Go Home My Friend, con le loro sonorità cupe e aggressive, intensificano ulteriormente questa atmosfera di tensione. La prima parte è, quindi, più oscura e aggressiva di tutto ciò che gli Zeal & Ardor hanno fatto finora, quasi come un pugno nello stomaco. Un’oscillazione costante tra estremi che rende l’ascolto un’esperienza fin troppo intensa. I gutturali demoniaci di Clawing Out sfociano in un muro di chitarre distorte, mentre le atmosfere blues di Disease sembrano quasi un’oasi di calma, con ritmi che rimandano ai classici del rock’n’roll. Verso la metà del disco, la band intensifica ulteriormente il sound. Il richiamo spirituale di 369 diventa un vero e proprio grido di battaglia, seguito dall’aggressività di Trill. Dopodichè, il tutto sembra precipitare verso un climax dirompente, ma viene interrotto da une ville vide, con i suoi synth scintillanti che spezzano momentaneamente la tensione, ma sembrando, allo stesso tempo, molto fuori luogo. La chiusura dell’album è, invece, un capolavoro di contrasti. Hide in Shade è un brano potente, caratterizzato da growl rauchi e una rabbia appena contenuta, che trova la sua naturale collocazione nella discografia della band. to my ilk è un lamento introspettivo, senza accompagnamento ritmico, che tocca corde profonde grazie alla sua semplicità e alla sua intensità emotiva.

L’impressione generale che lascia GREIF è quella di un progetto in continua evoluzione, a volte ai limiti della coesione. Alcuni brani dimostrano che gli Zeal & Ardor conservano intatta la loro potenza espressiva, ma nel complesso l’album sembra una raccolta di idee ancora da affinare. La decisione di coinvolgere la band nel processo creativo è lodevole, ma forse ha portato a un eccesso di sperimentazione che ha sacrificato l’immediatezza dei primi lavori. GREIF è, quindi, un album che lascia intuire un grande potenziale, ma che non riesce a sfruttarlo appieno.

6/10

 

Tracklist:
01. the Bird, the Lion and the Wildkin
02. Fend You Off
03. Kilonova
04. are you the only one now?
05. Go home my friend
06. Clawing out
07. Disease
08. 369
09. Thrill
10. une ville vide
11. Sugarcoat
12. Solace
13. Hide in Shade
14. to my ilk
 

Band:
Marco Von Allmen – batteria
Manuel Gagneux – voce/chitarra
Denis Wagner – voce
Marc Obrist – voce
Tiziano Volante – chitarra
Lukas Kurmann – basso

 

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