Nuclear Blast – Febbraio 2018

Se e quando si parla di symphonic metal è facile associare questa definizione stilistica ai Therion, band svedese formatasi nei pressi di Stoccolma e che dal 1987 incanta tutti gli appassionati di questo genere, per bravura, qualità  e audacia compositiva.

Da Blitzkrieg a Megatherion e poi Therion, dal metal veloce a quello piùarmonico e melodicamente complesso per esaltare originalità  e libera espressione.

Sono trascorsi 30 anni dalla loro formazione e dopo una moltitudine di album rilasciati, lavori apprezzati da critica e pubblico, ecco alle stampe un’opera mastodontica, sicuramente adatta alle peculiarità  del gruppo e, che io ricordi, non mai vista prima in una realizzazione simile.

Il nome di quest’opera è ‘Beloved Antichrist’, un concept album con anni di lavoro dietro con alla base la volontà  di esprimere l’essenza vera della musica orchestrale e corale unita con il metal. In questo album infatti appaiono circa 30 personaggi inerenti alla storia e ognuno è caratterizzato da una voce unica, per questo i Therion si sono avvalsi di un corpo corale di tutto rispetto che comprende alcuni collaboratori del gruppo quali Chiara Mavestiti, Lori Lewis e Thomas Vikström.

L’album, con una durata di circa 3 ore, ci fa entrare e ci accompagna in una vera opera sinfonica, le voci maschili di Thomas Vikström e Christofer Johnsson (mente incredibile del progetto Therion) si alternano con quella di Linnea Vikstrom creando un trio vocale vincente che fornisce a questa monumentale opera un pathos e una tensione emotiva carica di passione. L’album, nella sua stesura, si struttura in 46 brani divisi in 3 atti dalla durata complessiva di circa 3 ore in cui si può vedere l’ingegno, il sudore e l’impegno di tre anni di lavoro del leader indiscusso dei Therion.

Nel primo atto le sonorità  e la voce sono abbastanza vivaci, ma piùsi avanza e ci immerge nell’ascolto piùl’atmosfera si fa sempre piùtetra e seria fino al singolo “Theme Of Antichrist” che esprime l’essenza stessa del loro lavoro. Devo citare singoli veramente interessanti come “Hail Caesar” in cui le sonorità  sono avvolgenti e uniche e in “Through Dust, Through Rain“, in cui la voce risulta essere davvero perfetta.

In questo album veniamo trasportanti nel racconto di Vladimir Soloviev A Short Tale Of The Antichrist” ambientato alla fine del diciannovesimo secolo nella Russia zarista.

L’opera è piena di simbolismi e di rifermenti alla religione ortodossa, come si nota anche dal titolo stesso, inutile dire che le citazioni bibliche sono molte e costanti in tutto l’album.

La storia, in queste 3 ore, diventa però difficile da seguire a causa appunto della sua lunghezza, infatti per godersela appieno andrebbe quasi studiata e approfondita in modo tale da non perdere le varie strutture del racconto.

Questa lunghezza potrà  scoraggiare molti dall’acquisto ma questo credo sia l’obbiettivo della band che non si  è fatta influenzare dalla mole di lavoro da dover affrontare; tralasciare infatti dei pezzi del racconto avrebbe inevitabilmente scalfito il lavoro finale .

La lunghezza ha un po’ intaccato anche la varietà  e i cori a volte sembrano ripetere le stesse sonorità  e in determinati momenti la chitarra sembra essere piatta e per nulla accattivante.

Per concludere questa non è assolutamente un’opera per tutti, è un album che va goduto, capito e studiato; le canzoni sono apprezzabili anche singolarmente, ma riescono a raggiungere l’apice della loro potenza solo facendo parte di un contesto piùstrutturato, ovvero ‘Beloved Antichrist’.

Therion, ‘Beloved Antichrist’”… quando in teatro?

therion.se

Band:
Christofer Johnsson – chitarra
Christian Vidal – chitarra
Nalle Phalsson – basso
Thomas Vikstrom – voce
Johan Koleberg – batteria
Lori Lewis – voce
Linnea Vikstrom – voce

 

Redazione
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