SPV/Steamhammer – 2020

Non perdono tempo i The Unity, giunti con ‘Pride’ al terzo album in tre anni, merce rara di questi tempi visto che i tempi di pubblicazione tra un disco e l’altro ormai sono molto dilatati.
I The Unity sono nati per volere del chitarrista dei Gamma Ray Henjo Richter che ha unito le forze con il batterista Michael Ehrè ed il cantante italiano Gianbattista Manenti (ex Love.Might.Kill) per creare una nuova band heavy metal con una propria personalità .
Ormai possiamo tranquillamente dire che i The Unity sono a tutti gli effetti una band che non è di passaggio, ma bensì è intenzionata a fare le cose sul serio e questo nuovo lavoro conferma in pieno questa mia affermazione.

Ci pensa ‘Hands Of Time’ a mettere le cose in chiaro, heavy metal melodico trascinante e in linea con il sound dei precedenti lavori per dare continuità  e credibilità  al progetto.
La band molto spontaneamente si discosta abbastanza da quanto fatto in passato con i rispettivi progetti, questo è un aspetto da apprezzare, c’è voglia di proporre un sound personale ed è quello che avviene, ascoltando ‘Pride’ si può usare tranquillamente l’espressione “Questi sono The Unity”.
Sono numerosi i brani degni di nota, a partire da ‘Line And Sinker’ heavy metal moderno e melodico, ‘We Don’t Need Them Here’ tirata e piùold school, ‘Destination Unknown’ molto melodica con l’alternanza di momenti solari ad altri piùoscuri.
Interessante la monolitica e quadrata ‘Angel Of Dawn’ un mid tempo davvero compatto, seguita dalla piùveloce ‘Damn Nation’ l’episodio che assieme a ‘Scenery Of Hate’ piùsi avvicina al power metal europeo.
Dodici canzoni non sono poche ma quando si ha qualcosa di realmente valido da proporre non sono troppe, e in questo caso è il numero giusto visto che non ci sono riempitivi.
Wave Of Fear’ è ancora un brano pesante e dall’andamento lento, mentre ‘Guess How I Hate This’ ha nel ritornello la sua arma vincente anche se non mi è piaciuta molto l’interpretazione di Manenti, troppo forzata nei toni aggressivi.
Rusty Cadillac’ potrebbe essere un pezzo dei Lynyrd Skynyrd in versione metal e con l’utilizzo dei fiati, divertente e leggera.
Chiude il disco la melodica ‘You Don’t Walk Alone’ uno dei pezzi migliori, da vedere il video con estratti di vita on the road e in studio che testimoniano l’ottima armonia (almeno l’impressione è quella) all’interno della band.

Pride’ mi ha confermato che i The Unity sono un bel progetto e una solida band che ha tutta l’intenzione di durare negli anni, quanto mi basta per essere contento.

www.unity-rocks.com

Tracklist:

1.The New Pandora
2.Hands Of Time
3.Line And Sinker
4.We Don’t Need Them Here
5.Destination Unknown
6.Angel Of Dawn
7.Damn Nation
8.Wave Of Fear
9.Guess How I Hate This
10.Scenery Of Hate
11.Rusty Cadillac
12.You Don’t Walk Alone

Band:

Gianbattista Manenti – voce
Henjo Richter – chitarra
Stefan Hellerhorst – chitarra
Jogi Sweers – basso
Michael Ehrè – batteria
Sascha Onnen – tastiere

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