“Appartamento in centro” è il primo disco dei Rookie, è un disco onesto che non si perde in esercizi di stile. Ci sono le chitarre, le distorsioni, le strutture easy e la melodia, tutti gli elementi di quel rock che ci ha fatto innamorare degli anni 90. Ogni canzone racconta una storia che seppur diversa, si muove nello stesso contesto sociale. Come in un condomino dove dietro ogni porta ogni persona vive la propria vita. Non è certamente un disco politico e non ha la presunzione di fare poesia da cantautorato che ora come ora sembra andare molto di moda. E’ un disco sociale senza il machismo dell’ hard-core, con uno spirito punk di chi ha raggiunto i 30 anni e si e lasciato alle spalle la paura di dover dimostrare qualcosa. La copertina è fuxia!
“Appartamento in centro” esce oggi 23 settembre 2016 per Dischi Bervisti e Dreamingorilla Records, anticipato dal video del singolo “LA SOLUZIONE” in anteprima su Shiver Webzine.
Ecco i testi dei loro nuovi pezzi:
TUTE BLU
Illumina le pareti al neon
Tra i metalli pesanti ti respirerò
Dentro una fabbrica che ci ruba la mente
Il lunedì sei piùpallido
Vorrei ignorarti con te non l’ho fatto mai
Ma poi puntualmente tu mi ridi in faccia
Vorrei ignorarti con te non l’ho fatto mai
Ma poi puntualmente tu mi ridi in faccia
Oh no!
Oh no!
Mi sfogherò ascoltando dei dischi
Lo stereo è come un acido
Mi perderò tra i silenzi degli altri
Il sabato ormai non esco più
Vorrei ignorarti con te non l’ho fatto mai
Ma poi puntualmente tu mi ridi in faccia
Vorrei ignorarti con te non l’ho fatto mai
Ma poi puntualmente tu mi ridi in faccia
(solo)
Vorrei ignorarti con te non l’ho fatto mai
Ma poi puntualmente tu mi ridi in faccia
Vorrei ignorarti con te non l’ho fatto mai
Ma poi puntualmente tu mi ridi in faccia
Oh no!
Oh no!
APPARTAMENTO IN CENTRO
Questa città si sveglierà nell’oscurità
In preda al caos nel panico si illuminerà
E dentro alle case chiuse
Stanze vuote mai arredate
Questa città soddisferà ogni curiosità
Coltiverà il panico con la chimica
Ed ogni delusione
Si perde in un bicchiere
Per ogni tuo piacere
C’è piùdi un marciapiede
Ogni domenica
Davanti al televisore
Dimenticherai chi sei
Ogni domenica
Aspetterai la rivoluzione
Ma dimenticherai chi sei
Questa città si sveglierà nell’oscurità
In preda al caos nel panico si illuminerà
E dentro alle case chiuse
Stanze vuote mai arredate
Come le tue giornate
Mentre aspetti che si spenga la luce
GIORNALISTI
 Siete tutti giornalisti,
Fotografi importanti,
Coi tatuaggi in mostra e la maglietta dei Black Flag
Vi si vede solamente ai concerti degli altri
Nei locali giusti e alle serate electro-pop
Invece noi sempre a guidare per non tornare più
Verso un hotel, un altro locale, che non si trova mai
L’ho capito solo adesso
Che è tutto un illusione
Tutti si danno un tono per far parte dello show
Però non serve a niente
Se non sai cosa dire
Intrattieni pure con il tuo monologo
Invece noi sempre a guidare per non tornare più
Verso un hotel, un altro locale,che non si trova mai
Senza di voi sto quasi bene non vi sopporto più
Meglio così andate a ballare, e non tornate più
CORRERE
 Ora lo sai quanto fa male credimi
E’ meglio così non parleranno mai di noi
Eppure io non smetto mai
Del resto poi qualcosa deve cambiare
Se anche non ti inseguono
Non smettere di correre
Fino a che tutto sparirà
Le ombre si distendono
Anche gli alberi cadono
Ma noi non cadremo
Quello che fai non è normale credimi
Fanno così decidono anche cosa vuoi
E invece poi non scegli mai
Ti illudono che serve ancora votare
Se anche non ti inseguono
Non smettere di correre
Fino a che tutto sparirà
Le ombre si distendono
Anche gli alberi cadono
Ma noi non cadremo
Nascondono le maschere, ora
Ci lasciano discutere, ora
Ora”…
Se anche non ti inseguono
Non smettere di correre
Fino a che tutto sparirà
Le ombre si distendono
Anche gli alberi cadono
Ma noi non cadremo
L’ABITUDINE
Come fai, non chiedi mai perché
Se chiudi gli occhi poi non ti potrai difendere
Come vuoi io non insisterò
Un giorno scoprirai che non hai niente da perdere
E cosa importa se
L’ abitudine ti convincerà
Che per sopravvivere
Devi fingere anche di credere
Come fai?
La verità è come un calcio in faccia che
vomiti addosso a me quando non sai rispondere
Non cerchi mai qualcosa che non c’è
E non ti perdi mai solo se resti immobile
E cosa importa se
L’ abitudine ti convincerà
Che per sopravvivere
Devi fingere anche di credere
Per non cadere giù,
devi smettere anche di scegliere
Come fai?
devi fingere
devi fingere
devi fingere
devi fingere
E cosa importa se
L’ abitudine ti convincerà
Che per sopravvivere
Devi fingere anche di credere
Per non cadere giù,
devi smettere anche di scegliere
Come fai?
MITCH
E’ come un ago nella gola
Prendi fiato se non ne hai più
E giùnello stomaco ti sale il vomito
Che scioglie l’anima piùdura
Dimmi com’è ti senti apposto?
Solo un bicchiere di vodka ancora”…
E poi giù!
Il locale ha chiuso già da un ora
Fuori fa freddo ma non su di te
Ed ogni semaforo diventa un ostacolo
Che superi con disinvoltura
Dimmi com’è ti senti apposto?
Solo un bicchiere di vodka ancora”…
E poi giù!
Nella nebbia l’asfalto, s’illumina
Le lamiere si piegano urlando, nell’oscurità
Solo uno schianto, rumore di vetro che esplode
Solo un momento, tra voci confuse e sirene
E poi giù!
E’ come un ago nella gola
Prendi fiato se non ne hai più
E giùnello stomaco ti sale il vomito
Che scioglie l’anima piùdura
E poi giù!
LA STRAGE
Parlami, parlami adesso
Convincimi che non è lo stesso tra di noi
Non cambierà mai
Svegliami con suoni distorti
Stordiscimi poi chiudimi gli occhi
Addormentati vicino a me
E poi”…
Stringimi forte ti prego colpiscimi
Quel tanto che basta per non soffrire più
Ti prego allontanati che sento che sto per esplodere
Fermati, guardati attorno
E confonditi solo un momento e poi spegniti
Vicino a me
E poi”…
Stringimi forte ti prego colpiscimi
Quel tanto che basta per non soffrire più
Ti prego allontanati che sento che sto per esplodere
Sai che c’è un abisso dentro di noi…
Stringimi forte ti prego colpiscimi
Quel tanto che basta per non soffrire più
Ti prego allontanati che sento che sto per esplodere
SPARA
 Chiuditi in casa
Sbarra le porte
Che fuori è già buio e poi ti prendono a botte
Ti rubano i soldi
Ti legano al letto mentre ti fregano tutto
Se ti guardano storto tu non ti fermare
Comprati un arma lo sai che è legale
Tanto ormai siamo come l’America
Con gli attentati nei cinema
Come stai ora che siamo l’America
Con le pistole in camera
Metti l’allarme alle finestre
Nascondi tutto nella cassaforte
Mettici pure il tuo lato migliore
Che è con la paura che ti fai governare
Chiuditi in casa con i tuoi valori
Ma le rivoluzioni si fanno fuori
Fuori da un mondo di muri in affitto
Finché non ti crollerà addosso
Tanto ormai siamo come l’America
Con gli attentati nei cinema
Come stai ora che siamo l’America
Con le pistole in camera
Spara!
Tanto ormai siamo come l’America
Con gli attentati nei cinema
Come stai ora che siamo l’America
Con le pistole in camera
SOTTO CONTRATTO
 E’ tutto apposto
Ho un lavoro in regola
Sotto contratto
Pago l’affitto
Ho pure il bagno in camera
Ed un terrazzo
Mi sono imborghesito
Mi hanno addomesticato
Mi sono ripulito
Mi sono sistemato
Ferie ad agosto
In qualche meta esotica
Dentro un villaggio
Ma se ci penso
C’è qualcosa che non va
Mi manca un pezzo
Mi sono imborghesito
Mi hanno addomesticato
Mi sono ripulito
Mi sono sistemato
Che cosa c’è di strano?
Dovresti farlo anche tu!
Mi sono imborghesito
Mi sono sistemato
Tic tac tic tac
Bisogna fare in fretta
Tic tac tic tac
Per non cadere giù
Tic tac tic tac
Mettere su famiglia
Tic tac tic tac
Aprire un conto in banca
LA SOLUZIONE
Pochi minuti ancora
E ti do la soluzione
Per cancellare ogni traccia e non farsi piùtrovare
Lasciare casa e lavoro
E ritrovassi a camminare da soli di notte in tangenziale
Pochi minuti ancora per inventarsi un nome
Da scrivere sui muri
Per non dimenticare
Che siamo ancora vivi
Che non importa se ci credi finché siamo ancora in piedi
Consegna i documenti all’ufficio comunale
E stringi forte i denti
Anche se fanno male
Ti lascerò un biglietto
Tieni le mie tasche vuote e quel lavoro che hai promesso
Facciamo un funerale
Alla rivoluzione
Agli ideali vecchi
Come questa nazione
Lasciamo anche i cognomi
Le convenzioni sociali la crisi e il fondo pensioni
Ci sono istanti in cui ti chiedi se davvero ce la faremo mai
E non sai come e non sai dov’è la soluzione
Per ogni volta che ti chiedi se davvero questo è quello che sei
Cambiamo nome cambiamo come andiamo altrove
Quando avevo vent’anni
Pensavo di aver vinto
Ma ora che ne ho trenta
Vedo che cosa ho perso
Ma non mi sono spento
C’è ancora molto da dire
E forse troppo poco tempo
Abbiamo scritto le leggi e poi fatto le truffe
Firmato contratti che sembravano multe
Ci siamo fatti legare le mani alle poltrone
E continuiamo a sperare che arrivi il salvatore
Ci sono istanti in cui ti chiedi se davvero ce la faremo mai
E non sai come e non sai dov’è la soluzione
Per ogni volta che ti chiedi se davvero questo è quello che sei
Cambiamo nome cambiamo come andiamo altrove
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