Intramontabili e ancora con un bel seguito di fan che li hanno nel cuore e nell’anima, i francesi Rockets stanno tenendo una serie di concerti promozionali per il loro ultimo lavoro, “The Final Frontier”.

Nella formazione transalpina, autentico culto tra gli anni Settanta e Ottanta, il tastierista Fabrice Quagliotti è l’unico membro originale rimasto.

I loro visi dipinti d’argento, le loro teste rasate, i costumi spaziali, i laser e gli effetti speciali mi hanno accompagnato fin da quando ero bambino, e alla fine sono stati il primo concerto che ho visto nel lontanissimo 1979, quando, bambino, costrinsi mio padre (che comunque li apprezzava) ad andare a vederli in Piemonte.

Ogni volta che riapparivano in televisione per qualche programma dedicato ad artisti che avevano dominato le classifiche italiane tantissimi anni fa, era un colpo al cuore.

Finalmente, due anni fa, ci fu l’opportunità di rivederli vicino a dove abito io, esattamente a Taino, in provincia di Varese, e l’amore che provo per loro fu di nuovo alimentato da nuova linfa.

I Rockets non sono una semplice band space rock. Sono una band che ha sempre saputo coniugare sapientemente tipiche sonorità rock ed heavy metal con sonorità elettroniche, anche con l’uso di effetti vocali.

Il tour che stanno attualmente portando nei locali è davvero ambizioso.

Lo stage è su due livelli, con la postazione delle tastiere e della batteria poste a un livello superiore.

In mezzo c’è una scala che porta a un piano inferiore del palco, dove si esibiscono il chitarrista, il cantante/chitarrista e il bassista.

Della band, oltre a Fabrice Quagliotti, fanno parte anche Rosaire Riccobono al basso dal 1985, Eugenio Mori alla batteria (noto anche per suonare nella PFM), Gianluca Martino, chitarrista della band dal 2003, e il cantante/chitarrista Fabri Kiarelli, ultimo entrato nella band nel 2023 e noto per la sua militanza nei Mister No e per i suoi trascorsi nella band di Pino Scotto.

In un’atmosfera intima e suggestiva, e davanti a un pubblico entusiasta, lunedì 10 febbraio 2025 i Rockets si sono esibiti a Milano, al Teatro Nazionale Italiana Assicurazioni.

Il pubblico è accorso numeroso alla chiamata dei marziani. Un pubblico prevalentemente composto da cinquantenni e più, ma anche con la gradevolissima presenza di bambini, adolescenti e gente che non arrivava di certo ai trent’anni di età.

Segno che la fede nei Rockets si tramanda di padre in figlio e non è a rischio di estinzione.

I brani dell’ultimo lavoro, “The Final Frontier”, vedranno suonati ben sette brani in questo tour che sta toccando l’Italia.

Due ore di concerto, interazione e complicità tra i vari membri della band, con Fabri e Fabrice che si sono occupati anche di narrare qualche storia sulle canzoni e hanno anche incitato (Fabri) il pubblico ad alzarsi e ballare su alcune canzoni del repertorio della band.

Una band che ha dato una lezione davvero magistrale su come bisogna stare e suonare su un palco.

Il loro unico mix di prog, rock ed elettronica è stato eseguito con assoluta maestria e il pubblico è andato a casa soddisfatto.

Non sono mancati grandi classici quali “Electric Delight”, “Galactica”, “In the Galaxy”, accanto a pezzi tratti dall’ultimo lavoro, uno su tutti “Cosmic Castaway”, che nella versione su disco vede la partecipazione dello storico chitarrista Alain Maratrat, purtroppo alle prese con gravi problemi di salute da molti anni.

C’è stato anche il tempo di vedere sul palco la costumista della band e curatrice dei loro outfit per questo tour, agghindata a tema e nelle vesti di una marziana.

Il concerto si è aperto con lo splendido strumentale “Anastasis” e si è chiuso sulle note dell’immortale “Galactica”, reclamata a gran voce dal pubblico e posta in maniera strategica a fine concerto.

Ormai Fabrice vive sul lago di Como da molti anni e soltanto Rosaire è l’unico membro della band che risiede ancora in Francia. Il suo Moog è sempre sinonimo di emozioni.

Che dire, non perdete l’occasione di andare a vederli, perché sono un’assoluta garanzia. “The Final Frontier” è un disco davvero ben suonato e dannatamente rock e giustifica appieno la presenza di Kiarelli nella band. Un frontman davvero all’altezza del ruolo storico appartenuto a Christian Le Bartz e altri che si sono succeduti.


Brebbia Mauro


SETLIST

  1. Anastasis
  2. Universal Band
  3. Ride the Sky
  4. Astral World
  5. All 4 One
  6. Lost in the Rhythm
  7. Break the Silence
  8. Some Other Place, Some Other Time
  9. Cosmic Castaway
  10. Electric Delight
  11. World on Fire
  12. Non-Stop
  13. Back to Your Planet
  14. Stand on the World
  15. In the Galaxy
  16. Future Woman
  17. One More Mission
  18. Sci-Fi Boogie
  19. Sitting on a Star
  20. Fils du Ciel

ENCORE 1:
21. Venus Rhapsody
22. Cyber Love
23. On the Road Again (Canned Heat cover)

ENCORE 2:
24. Galactica


Line-up Rockets

  • Fabrice Quagliotti – Tastiere
  • Rosaire Riccobono – Basso
  • Gianluca Martino – Chitarra
  • Eugenio Mori – Batteria
  • Fabri Kiarelli – Voce e chitarra
Mauro Brebbia
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