Il tour dei Mudhoney inaugura la nuova stagione del Viper Theatre giovedì 12 settembre 2024, la leggendaria band di Seattle che ha posto le radici per il successo del grunge negli anni ’90 torna dopo undici anni nel capoluogo toscano.

Oggi come allora il loro spirito energico ed esplosivo resta immutato, la band formatasi nel lontano 1988 nello Stato di Washington e nata dalle ceneri dei Green River, gruppo di cui facevano parte oltre a Mark Arm e al chitarrista Steve Turner anche Stone Gossard e Jeff Ament, fondatori dei Pearl Jam, ha influenzato molte formazioni indie ed alternative, tra cui anche I Nirvana: Kurt Cobain, infatti, ha spesso citato i Mudhoney tra i suoi riferimenti musicali.

Il loro ultimo lavoro, “Plastic Eternity” è uscito nel maggio 2023 sempre per la storica etichetta Sub Pop e mescola ancora una volta punk, garage e rock ‘n roll psichedelico, elementi caratteristici del sound della band.

Ad aprire la serata ci pensa il quartetto noise – pop Søwt da Eindhoven.

Al microfono si alternano la front-woman ed il chitarrista ritmico con grande grinta e personalità, riuscendo facilmente a scaldare il locale che nel frattempo si è velocemente riempito di nostalgici degli anni ’90 e nuove giovani “leve”, quelli che più comunemente si è soliti chiamare “millennial”. 

Gli attesissimi Mudhoney fanno il loro ingresso sul palco del Viper alle 21.30 accolti da tutti con una grande ovazione che non lascia indifferente lo storico front-man Mark Arm, che con un soddisfatto sorrisetto, si appresta a regalarci la sua consueta dose di genuino rock che da circa 4 decadi suona nei nostri impianti hifi e nei nostri club preferiti. 

La voce di Mark Arm è grezza e potente accompagnata alla chitarra da Steve Turner e dal drumming  implacabile del batterista Dan Peters, membri storici della band, il bassista Guy Maddison si è aggiunto al gruppo nel 2000. 

Si parte con “If I Think” dallo storico album Superfuzz Bigmuff che incarna la versione originale e più pura del genere grunge, si continua con “Move Under”, “Nerve Attack” la storica “Good Enough” fino ad arrivare alla leggendaria “Touch me, I’m Sick”, collocata strategicamente a metà scaletta sulla quale il pubblico si è lasciato andare ad un pogo scatenato.

Per placare un po’ gli animi, sicuramente Mark Arm aveva già previsto tutto, ecco che mette in scaletta “Little Dogs”, pezzo tratto dall’ultimo album, ironica e beffarda, apparentemente un’insolita canzone d’amore ma che sottintende ancora una volta la natura critica verso la società attuale descritta in tutto l’album.

Arriviati all’encore con “Suck You Dry” da “Piece Of Cake”, “Here Comes the Sickness”, si potrebbe pensare di aver già avuto adrenalina a sufficienza, quando invece lo vediamo scatenarsi di nuovo con una gran versione di “In ‘n’ Out of Grace”.

Mark per tutto il live ci appare soddisfatto e grato per la nostra partecipazione ed il loro travolgente set risulta essere ancora una volta, una vera scossa emotiva! 

Un altro grande live questa sera per lo storico club fiorentino, che per una notte, ci fa sognare di essere nella Seattle degli anni d’oro del grunge.

Setlist:

  1. If I Think
  2. Move Under
  3. Who You Drivin’ Now?
  4. Nerve Attack
  5. Get In To Yours
  6. Almost Everything
  7. Good Enough
  8. Judgement, Rage, Retribution and Thyme
  9. Sweet Young Thing (Ain’t Sweet No More)
  10. Touch Me I’m Sick
  11. Little Dogs
  12. You Got It
  13. Souvenir of My Trip
  14. Tom Herman’ s Hermits
  15. F.D.K (Fearless Doctor Killers)
  16. Oh Yeah
  17. Next Time
  18. I’m Now
  19. Paranoid Core
  20. Human Stock Capital
  21. 21stCentury Pharisees
  22. One Bad Actor

Encore:

  1. Suck You Dry
  2. Here Comes Sickness
  3. In ‘n’ Out of Grace

foto di Marco Lambardi

testo di Lucilla Sicignano

 

Mudhoney

 

Søwt

 

Si ringrazia hellfire booking agency

 

 

 

 

 

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