Dopo aver paragonato Lucio Corsi a una fotocopia scolorita di David Bowie, aver pronosticato il fallimento del suo prossimo disco e avergli praticamente augurato di finire divorato dal sistema discografico come un panino al volo in autogrill, Morgan torna sui suoi passi. O forse no. O forse sì, ma solo un pochino. Dipende dai punti di vista.

Il cantautore e opinionista a tempo pieno, reduce da una diretta Instagram in cui ha distribuito giudizi con la delicatezza di una mazza ferrata, ha voluto precisare meglio la sua posizione su Lucio Corsi, oggetto di una delle sue invettive più “affettuose”.

In un nuovo commento, Morgan ha dichiarato:

“Spero proprio che Lucio Corsi, figo com’è, non si faccia inghiottire dal sistema nefasto che ora gli starà attorno, ma riuscirà ad avere la forza di restare puro.”

Parole che sembrano uscite da un bigliettino di incoraggiamento in una scuola steineriana, ma che, nel contesto, suonano un po’ come quando il bullo del liceo ti pesta per un’ora e poi ti dice: “Però dai, hai carattere”.

Facciamo un passo indietro. Nella diretta, Morgan aveva affermato senza giri di parole che Lucio Corsi “non farà una bella fine”, che il suo prossimo disco sarebbe stato “una merda sicuramente”, e che non avrebbe avuto “la lucidità di preservare l’artista vero che c’è in lui”. Aggiungendo poi che il suo look sembrava rubato direttamente dal videoclip di Ashes to Ashes. Insomma, più che una critica costruttiva, sembrava la sinossi di un documentario apocalittico.

Qualcuno potrebbe chiamarla una retromarcia, altri un elegante tentativo di salvataggio in corner. I più maligni potrebbero ipotizzare che Morgan si sia ricordato all’improvviso di avere ancora qualche follower in comune con Corsi.

Ma va detto: nel marasma delle sue uscite a metà tra il pamphlet filosofico e il flusso di coscienza da bar alle due del mattino, Morgan riesce sempre a mettere il punto su qualcosa. Questa volta, a suo modo, ha toccato un nervo scoperto: l’industria musicale sa essere spietata, e l’autenticità spesso è la prima vittima.

Resta solo da capire se il prossimo disco di Lucio Corsi sarà davvero “una merda” o se magari, chissà, a Morgan piacerà così tanto da scriverci sopra un trattato. Con Morgan, d’altronde, tutto è possibile. Tranne la noia.

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