Ben ritrovati al celebre Teatro dal Verme di Milano, dove stasera 24 aprile 2023 la VIVO CONCERTI ha portato un pilastro sacro della chitarra elettrica, compositore, cantautore, insegnante oltre ad essere molteplici volte candidato al Grammy Award, sì è proprio lui l’unico e inimitabile JOE SATRIANI. Iniziando la sua carriera come insegnante, molti dei suoi allievi sono a loro volta diventati famosi, tra loro risaltano Steve Vai, Kirk Hammet dei Metallica, Alex Skolnik dei Testament, David Bryson dei Counting Crows e molti altri, nel corso degli anni ha collaborato con moltissimi artisti come Blue Oyster Cult, Alice Cooper, Mick Jagger, Deep Purple e Ian Gillian. Nel 1995 ha fondato il G3 collaborando con altri celebri chitarristi del calibro di Steve Vai, Yngwie Malmsteen, Paul Gilbert, Steve Lukather, John Petrucci, Bria May, Steve Morse e molti altri e nel 2009 ha creato il supergruppo Chikenfoot. Ovviamente vanta una carriera solista che l’ha portato a pubblicare nel 2022 il diciottesimo disco The Elephant Of Mars, del quale i fans potranno ascoltarne i brani, ma soprattutto finalmente potranno vedere il loro guitar hero! Ricordiamo che la data originale di questo evento era prevista per il 12 maggio 2020, facente parte del Shapeshifting Tour del precedente omonimo disco, rimandato più volte a causa della pandemia da Covid-19, quindi i biglietti finora gelosamente custoditi potranno essere usati dai fans per godersi il tanto atteso spettacolo.

Il teatro è ormai colmo e le luci si abbassano, finalmente la lunga attesa è finita e l’atmosfera è carica di tensione, prende posizione la sua band composta dal batterista Kenny Aronoff, il bassista Bryan Beller (The Aristocrats) e Rai Thistlethwayte alla chitarra ritmica e tastiera, ed ecco Mr. JOE SATRIANI con occhiali neri e armato della sua fedele Ibanez, inizia a farci sognare sulle note di Nineteen Eighty tratta da Shapeshifting seguita dalla doppietta Sahara e The Elephants of Mars del nuovo omonimo disco. Avendo saltato il tour precedente JOE fa una giusta mediazione con le canzoni degli ultimi due dischi, spaziando poi sulla discografia che essendo vasta è impossibile toccarla interamente, nonostante le oltre due ore di show diviso in due parti, arricchito dalle proiezioni che accompagnano ogni canzone ma senza far distogliere ai fans l’attenzione verso l’artista, inoltre anche il gioco di luci non risulta invasivo anzi incornicia il palco e musicisti. Il nostro JOE mentre suona predilige la parte sinistra del palco ma si sposta anche al centro, dove su alcune canzoni viene affiancato da Rai o Bryan creando una forte sinergia, come elementi di un’equazione in perfetto equilibrio. La sua band non è un semplice accompagnamento seppur fatto a regola d’arte, ognuno ha una propria personalità che conferisce al sound un tocco particolare, intrecciandosi con le mani del maestro che scaturisce sonorità dal rock all’heavy, dal blues al jazz sino ai ritmi funky e tribali, che dilagano nel teatro avvolgendo l’intero audience. JOE come un’ape che vola di fiore in fiore passa da un disco all’altro, dando come nettare pietre miliari come Ice 9, One Big Rush, Thunder High on the Mountain e Crystal Planet creando un vortice di emozioni, le sue agili mani sanno essere sia ruvide sia delicate con arpeggi, fraseggi, tremolii, distorsioni e assoli armonici o frenetici, spettacolari i duetti con Rai che esprime il suo talento tra chitarra e tastiera, uniscono le forze in virtuose improvvisazioni ma soprattutto degno di nota, il suo assolo di tastiera dal sound simile all’organo Hammond per il quale l’applauso parte spontaneo. Il suo compagno Bryan riempie il suono con volubili giri di basso, dal timbro bombato o metallico a seconda dell’andamento delle canzoni, ovviamente non potevano mancare i duetti con JOE, infine Kenny è il motore propulsore che conferisce a ogni pezzo una marcia in più, picchiando con tenacia ed energia su piatti e pelli. I fans totalmente rapiti dallo spettacolo applaudono ogni canzone e accolgono entusiasti la successiva, il loro idolo si concede poche pause per ringraziare e introdurre i brani, sino a Summer Song con la quale termina la prima parte dello show. Dopo una decina di minuti, rientra Kenny che ci sorprende con uno straordinario assolo di batteria, dopodiché raggiunto dai compagni e dal grande JOE attaccano con Energy, proseguendo determinati questo favoloso viaggio lungo le sei corde fanno da binario, E 104th St NYC 1973, Cool #9, Ali Farka, Dick Dale, An Alien And Me, Luminous Flesh Giants e altre, riscaldano ancora di più l’atmosfera. Sul finale parte la doppietta del secondo disco Always With Me, Always With You e Satch Boogie, terminando così la seconda parte del concerto ma non pensate che sia finita, accompagnato dai costanti applausi Mr. SATRIANI e compagni tornano di nuovo alla carica con Crowd Chant e l’immancabile masterpiece Surfing With The Alien per un bis folgorante. Dal pubblico estasiato parte uno scroscio di applausi, in molti si alzano per andare fronte palco per salutarlo da vicino, dopo prolungati ringraziamenti, saluti e lanci di plettri, l’alieno dell’Ibanez JOE SATRIANI classe 1956 può trionfalmente ritirarsi, per aver ancora incantato i fans con una performance magistrale eseguita con precisione chirurgica, ancora complimenti ai suoi fedeli compagni Kenny Aronoff, Bryan Beller e Rai Thistlethwayte e un ringraziamento a VIVOCONCERTI per aver organizzato questo fantastico evento sperando in tanti altri futuri. Alla prossima!

Setlist:

Parte 1
Nineteen Eighty
Sahara
The Elephants of Mars
Ice 9
Thunder High on the Mountain
One Big Rush
Blue Foot Groovy
Flying in a Blue Dream
Spirits, Ghosts and Outlaws
Faceless
Crystal Planet
Summer Song

Parte 2:
Drum Solo
Energy
E 104th St NYC 1973
Keyboard Solo
Cool #9
Ali Farka, Dick Dale, An Alien And Me
Shapeshifting
Teardrops
Luminous Flesh Giants
If I Could Fly
Always With Me, Always With You
Satch Boogie

Encore:
Crowd Chant
Surfing With The Alien

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