In una recente intervista rilasciata al podcast Let There Be Talk, condotto dal comico Dean Delray, il batterista dei FAITH NO MORE, Mike Bordin, ha parlato apertamente del presente della band, a oltre tre anni dalla cancellazione del tour previsto per l’autunno 2021. Il fulcro del discorso è stato il rapporto con il frontman Mike Patton, la cui assenza dai palchi con la band prosegue da allora.
Secondo Bordin, i FAITH NO MORE avevano investito sei mesi di prove strumentali per prepararsi alle date previste nel 2021. “Eravamo pronti, preparati,” ha spiegato il batterista. “Il nostro bassista ha detto: ‘Non ci ho mai sentiti suonare così bene. È così che queste canzoni suonano nella mia testa.’” Tuttavia, a poco più di un giorno dalla partenza del tour, Patton non si è presentato all’unica prova generale prevista. Dopo averlo raggiunto, è emerso che non era nelle condizioni fisiche per esibirsi.
Bordin ha sottolineato come la band abbia deciso, senza esitazioni, di supportare il cantante e cancellare le 75 date in programma:
“Nessuno di noi voleva essere la persona che lo forzava a fare qualcosa che non era in grado di affrontare. È stata una decisione difficile, ma necessaria.”
Negli anni successivi, però, Patton è tornato ad esibirsi regolarmente con i MR. BUNGLE, la sua band di lunga data in ambito avant-garde/thrash. Questo ha portato Bordin a una riflessione più amara:
“È passato dall’essere incapace di fare i concerti con noi all’essere chiaramente non disposto a farli.“
Pur esprimendo una certa delusione personale, Bordin ha ribadito la sua riconoscenza verso Patton:
“Siamo stati benedetti da un talento enorme. La mia vita sarebbe molto diversa senza il tempo trascorso con lui.“
Ha poi aggiunto:
“Non posso costringerlo a fare qualcosa che, dal mio punto di vista, non sembra voler fare.“
Il batterista ha esteso il suo sentimento di gratitudine anche agli ex membri della band: Jim Martin, Chuck Mosley e persino Courtney Love, che aveva fatto parte della primissima incarnazione dei FAITH NO MORE.
“Abbiamo imparato da ognuna di queste esperienze,”
ha detto,
“e sono grato per tutte.“
Nonostante il tono schietto dell’intervista, Bordin ha tenuto a precisare di non voler alimentare polemiche o cercare attenzione mediatica.
“Non cerco titoli sensazionalistici,“
ha affermato.
“Voglio solo raccontare come stanno le cose dal mio punto di vista.“
Il futuro dei FAITH NO MORE resta dunque incerto, sospeso tra rispetto reciproco, difficoltà personali e una distanza artistica che, al momento, sembra difficile da colmare.
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