Con ben quarantacinque anni di carriera alle spalle, visto che la pubblicazione del primo, storico singolo, “Liar”, risale all’agosto del 1980, i britannici Demon, originari di Stoke-On-Trent, fuligginoso centro industriale delle Midlands inglesi, possono ben dirsi dei veterani della scena metal internazionale. 

 

Correva infatti il 1979, quando, agli albori dell’allora nascente New Wave Of British Metal, fondamentale e rivoluzionario movimento musicale, tale Dave Hill e il suo compagno di ventura, Malcolm ‘Mal’ Spooner (RIP) decisero di dare vita a questa splendida, e ahimè non sempre adeguatamente considerata ed apprezzata creatura, chiamata Demon.

Oggi unico membro originario della formazione originaria, Hill, questa sera, in un ingrandito e migliorato (a livello di acustica) anche se non gremitissimo Legend Club di Milano, ha raccontato ,alla testa dei ‘nuovi’ Demon, quel (quasi) mezzo secolo di musica in poco più di un’ora di concerto.

Inseriti nel contesto di un mini festival che li ha visti dividere il palco con ben quattro band nostrane, Ural, Witchunter, Last Rebels, e agli altri veterani, i bolzanini Skanners, e dunque in un certo senso costretti a limitare i tempi riservati alla propria esibizione, i Demon hanno nondimeno incantato i pochi (ma buoni) accorsi ad acclamarne le gesta un caldissimo sabato milanese di questo inizio di primavera 2025.

Dall’ ‘obbligatoria’ apertura riservata a “Night Of The Demon”, passando per il sempiterno inno “Don’t Break The Circle”, cantato, urlato, da tutti i presenti al Legend Club questa sera, la band britannica, nei cui ranghi spiccano peraltro i nomi dell’ex bassista dei Saxon Paul ‘Fasker’ Johnson e dell’attuale tastierista dei Magnum, Rick Benton,  sembra non risentire assolutamente di una certa ‘anzianità di servizio’.

Lo stesso dicasi per la voce di Dave Hill, che sembra invecchiare al pari di un buon vino d’annata.

E per quanto lo spazio concesso all’ultimo, più che dignitoso “Invincible” uscito a maggio dell’anno scorso, sia piuttosto risicato, con appena un brano, la notevole “Face The Master” a rappresentarlo, fa sempre un certo effetto riascoltare i Demon dei ‘bei tempi andati’ di album capolavoro come “Breakout”, “Taking The World By Storm” e soprattutto, “The Plague”, e pensare di rivederli, non importa se in una formazione completamente nuova, interpretare quei brani su un palco con la stessa, incrollabile passione di un tempo.

Non mancano nemmeno le ‘perle’ dedicate ai ‘nostalgici’ (non pochi i nati negli anni ‘60 presenti al Legend questa sera) della N.W.O.B.H.M letteralmente cresciuti a ‘pane e British metal’, con la già citata “Liar”, che Dave Hill ricorda come “quel singolo che avete comprato in edizione originale in vinile rosso, molti, molti anni fa”, e, unica ‘encore’ della serata, “One Helluva Night”.

 

Al di là delle limitazioni della setlist imposte dal contesto di un festival come quest’ottima kermesse di ‘metallo pesante’ andata in scena a Milano ieri sera, il sestetto guidato dal carismatico frontman inglese, riesce ancora una volta a ripetersi su livelli d’eccellenza.

Sorge dunque quantomai lecito e spontaneo l’interrogativo sul perché i Demon siano soliti frequentare l’Italia così di rado, dato che la loro ultima apparizione presso i nostri lidi, risale al Metal Italia Festival del 2013.

Oltre a ringraziare i fans intrattenutisi dopo il concerto per la loro presenza, Dave Hill ha tenuto in modo particolare a rassicurarli in merito ad una nuova, parrebbe imminente ‘calata italica’ del Demone di Stoke-On-Trent.

“Torneremo a breve, potete stare tranquilli. Ci stiamo lavorando”.

 

Ci sarà da fidarsi? 

 

Fotografie e testo
Niccolò Ludovici 

 

DEMON – Setlist
Legend Club, Milan, Italy – 5 aprile 2025

  1. Night of the Demon
  2. Hurricane
  3. Sign of a Madman
  4. The Plague
  5. Nowhere to Run
  6. Face the Master
  7. Remembrance Day (A Song for Peace)
  8. The Spell
  9. Liar
  10. Life on the Wire
  11. Don’t Break the Circle

Encore:
12. One Helluva Night

 

 

 

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