Milady Metal Fest – Un Trionfo di Energia e Potenza Femminile
L’8 marzo 2025, all’Arci Tom di Mantova, si è respirata un’atmosfera elettrica: il Milady Metal Fest ha offerto una serata di puro metallo, celebrando la presenza femminile nel genere con band di grande impatto.
Ero lì, ed immerso tra le luci soffuse, coinvolto dal fragore delle chitarre, circondato da un pubblico che si lasciava trasportare dalle onde sonore, ho fatto il pieno di energie positive.
Obsidian Fall – Il nuovo che avanza
La serata è partita con gli Obsidian Fall, una band giovane ma con un sound già maturo.
Il loro death metal mi è parso potente e ben strutturato.
Hanno presentato brani tratti dal loro imminente album “Elegy From A Dying World“, mostrando una buona tecnica e una presenza scenica che non ha fatto sentire il peso della loro recente formazione.
Personalmente non li conoscevo e sono rimasto colpito dalla compattezza della band e dalla capacità di costruire atmosfere oscure senza cadere nei cliché del genere.
P.O.E. – Oscurità, energia e una grande sorpresa
I Philosophy of Evil (P.O.E.) hanno portato sul palco un horror metal dalle tinte teatrali. Il loro album In “Disorder Spectrum” ha preso vita in un’esibizione carismatica, con una vocalist che ha saputo dominare la scena.
L’uso sapiente di elementi scenografici, l’ottimo performer che li accompagna ed un sound ipnotico, hanno reso il loro set un vero spettacolo.
Ma non è finita qui! Durante il loro show, la band ha regalato al pubblico uno spoiler esclusivo: il prossimo mese uscirà un nuovo EP! L’entusiasmo della folla è esploso all’istante, aumentando ancora di più l’energia della serata.
Come se non bastasse, i P.O.E. hanno sorpreso tutti ospitando sul palco la bravissima Federica Lanna, cantante dei Volturian, per un paio di splendidi duetti. Vederla condividere il palco con la band è stata la ciliegina sulla torta di una splendida esibizione.
Il pubblico ha dimostrato il suo apprezzamento con sentiti applausi.
Personalmente, la band, mi ha colpito e mi ha piacevolmente sorpreso.
VallorcH – Un viaggio epico tra melodia e potenza
La terza band della serata, i VallorcH, ha portato una miscela di metal estremo con orchestrazioni epiche e sinfoniche, creando un’atmosfera unica e suggestiva.
Il loro nuovo album “The Circle” è stato presentato in anteprima, incantando il pubblico con melodie avvolgenti e momenti di pura potenza.
Tuttavia, la band ha dovuto affrontare un imprevisto: l’assenza del batterista. Questo non ha intaccato la qualità della performance, grazie a una sostituzione impeccabile. Quando la band lo ha nominato durante il concerto, la risposta del pubblico è stata straordinaria, con un applauso lungo e caloroso che ha dimostrato tutto l’affetto e il supporto per il musicista assente.
Mi piacciono parecchio i gruppi che si distinguono anche per l’inserimento di sonorità folk nelle loro composizioni, ed è anche per questo motivo, che i VallorcH, credo propongano qualcosa di veramente interessante.
Ho apprezzato particolarmente la loro capacità di alternare momenti delicati ad esplosioni sonore fragorose, mantenendo sempre una coerenza stilistica impeccabile.
Deathless Legacy – La chiusura perfetta con un Ritual Horror Show Gotico
Il momento clou della serata è stato senza dubbio l’esibizione dei Deathless Legacy, che hanno presentato in anteprima il nuovo album “Damnatio Aeterna“.
Se c’è una band che sa unire teatralità e metal in modo magistrale, è proprio questa.
Oltre alla loro presenza scenica magnetica, i Deathless Legacy hanno saputo creare intriganti atmosfere gotiche, trasformando il palco in un vero e proprio rituale oscuro.
Scenografie suggestive, costumi curati nei minimi dettagli e una frontwoman capace di ipnotizzare con la sua voce e la sua presenza scenica hanno reso la loro esibizione un’esperienza totalizzante.
La performer che entra in scena a più riprese durante la loro performance, è centrale nel loro racconto ed enfatizza in modo spettacolare lo show che propone la band.
Gli spettatori, catturati dalla narrazione in musica ed assorti nell’ atmosfera creata dai protagonisti in scena, hanno partecipato attivamente a quello che va oltre ad un concerto e si trasforma appunto in un rituale.
Io sono rimasto prigioniero nella loro arte, ma è difficile il contrario, quando ci si trova davanti a uno spettacolo così immersivo.
Un festival che lascia sempre il segno
L’Arci Tom si è dimostrato ancora una volta un’ottima location: intimo, ma con un’acustica potente e un’atmosfera perfetta per un festival di questo tipo.
Una delle cose più belle è stata vedere un pubblico davvero coinvolto dall’energia sprigionata sul palco.
Il Milady Metal Fest non è solo un evento musicale, è una celebrazione della forza e della creatività delle donne nel metal. Ed è anche una dimostrazione che la scena italiana ha band di talento pronte a conquistare palchi sempre più grandi.
Il festival, che cresce ad ogni edizione, è ormai diventato un appuntamento fisso per chi ama il metal fatto con passione, tecnica e anima.
Alla prossima, Milady Metal Fest!
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