The world is full of kings and queens. Who blind your eyes, then steal your dreams. It’s HEAVEN AND HELL”.

Il 25 aprile del 1980 esce ‘Heaven And Hell’ il nono album in studio dei Black Sabbath, ma soprattutto il primo senza un personaggio fondamentale come Ozzy Osbourne, uscito dalla band un anno prima.

Ronnie James Dio, era stato cacciato due anni prima dai Rainbow, Richie Blackmore aveva deciso di cambiare tutta la formazione, e così Tony Iommi e soci contattano l’elfo del metal per entrare nei Black Sabbath.

La scelta si rivela azzeccatissima, in fondo Ronnie è uno dei migliori vocalist metal di sempre e si inserisce alla perfezione nel gruppo che si compatta nuovamente grazie proprio al nuovo cantante che spinge la band verso una nuova dimensione, piùprofessionale e combattiva se vogliamo.

Oltre a Dio, entra anche in formazione il tastierista Geoff Nicholls, altra presenza importante.

Heaven And Hell’ risulta essere uno degli album piùvenduti dei Black Sabbath, nonché uno dei migliori.
Registrato ai Criteria Studios di Miami (anche il precedente e controverso ‘Technical Ecstasy’ era stato inciso li), l’album è stato prodotto da Martin Birch, consigliato da Ronnie Dio che già  aveva avuto modo di lavorare con lui nei Rainbow.
In quel periodo, per stessa ammissione della band, girava tanta droga (cocaina), un vicino di casa di Barry Gibb (Bee Gees) ne aveva in quantità  industriale e la tentazione era davvero difficile da fermare.
Forse anche per questo, o forse no, la qualità  delle canzoni presenti nell’album è davvero altissima, i Sabbath sono tornati ai livelli del periodo d’oro guadagnandone anche in freschezza.
Ad oggi l’album ha venduto circa tre milioni di copie, niente male per una band che era data per spacciata da molti.

Per quanto riguarda le canzoni, otto per la precisione, ‘Heaven And Hell’ non ha punti deboli, con picchi qualitativi che si chiamano ‘Neon Knights’ veloce e trascinante, ‘Children Of The Sea’ classico brano dal lento incedere che farà  la fortuna anche del Dio Solista. Questo è l’unico brano scritto quando c’era ancora il madman nella band ed è curioso sapere che era stato ingaggiato un monaco (in realtà  nelle intenzioni dei Sabbath c’era quella di ricreare un’atmosfera come quella sprigionata dal canto dei monaci) per incidere alcune parti.
La title track presenta un grande riff di Iommi, uno dei tanti della sua carriera, un classico del loro repertorio coverizzato negli anni da molti artisti.
Altri brani che anche se in seguito verranno trascurati meritano attenzione sono ‘Lady Evil’ dove il basso di Geezer diventa protagonista, ‘Die Young’ e la conclusiva ‘Lonely Is The Word’ sofferta e interpretata con molto pathos da Ronnie.
Nonostante tutto sembri andare per il meglio, durante il tour di supporto al disco, il batterista Bill Ward abbandonò temporaneamente i ragazzi per via di alcuni problemi personali e anche per il troppo alcol consumato. Il grande Vinny Appice lo sostituì, portando a termine il tour. Ronnie Dio incise con la band un altro disco, ‘Mob Rules’ del 1981 e poi lasciò la nave per iniziare la sua strepitosa carriera solista.

Sono passati quarant’anni, i Black Sabbath ufficialmente si sono sciolti, ma ovviamente ci rimane l’enorme quantità  di musica da loro prodotta.

Heaven And Hell’ è sicuramente un grande classico della musica heavy metal, ogni tanto è giusto rinfrescare la memoria e tributare questi immensi artisti, in poche parole una grande fetta di storia della musica.

Tracklist:

1.Neon Knights
2.Children Of The Sea
3.Lady Evil
4.Heaven And Hell
5.Wishing Well
6.Die Young
7.Walk Away
8.Lonely Is The Word

Band:

Tony Iommi – chitarra
Ronnie James Dio – voce
Geezer Butler – basso
Bill Ward – batteria
Geoff Nicholls – tastiere

 

Comments are closed.